Cavallus immaginarius

Parlavo ieri sera con il mio figlio più grande. Ci piace molto giocare con le parole, trovare sinonimi, antonimi, fare le rime, e da una ad altra siamo arrivati a parlare di sirene, momento in cui decido di parlare anche di altre figure e creature  mitologiche e leggendarie, e gli dico di Medusa (la donna con i serpenti al posto di capelli), di Centauro (corpo di cavallo e tronco d’uomo), di Minotauro (corpo d’uomo e testa di torro), di Unicorno (il cavallo con corno in fronte) e di Pegas (il cavallo con le ali).

Stavo attenta a dirgli, ad ogni nuova creatura e nome, che essa e immaginaria, che non esiste in realta (per la serenità di tutti noi), e, siccome parlavamo di Pegas, dopo un momento di concentrazione dice: Cavallus immaginarius.

Confesso che mi e piaciuto molto cosa ha detto, pero non riuscivo a capire da dove sapeva delle terminazioni cosi, tipici dei nomi scientifici in latino. Di queste cose non gli ho raccontato, perché non gli conosco, quindi da me no. E allora, da dove sa? Mi sono ricordata che spesso parliamo di dinosauri, e che a lui piace specialmente il Tyrannosaurus Rex.  Quindi, lui ha preso il nome del cavallo, con la parola immaginaria, e ispirato da quella specie di dinosauro, e risultata la formula magica.

Ammetto che non avrei mai pensato a una combinazione cosi!

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