Edera

Un po di anni fa, in Romania, la televisione nazionale metteva in onda la telenovela italiana “Edera“, prodotta da Titanus, nel 1992. Non ricordo bene la trama del film (tranne l’amore di una Lei e un Lui,  dolori, abbandoni,  forti emozioni), ma mi ricordo bene (per non dire che non dimentichero mai!) la colonna sonora del film. Come vi posso dire, appena sentivo la sigla di Titanus, sapevo che stava per iniziare un nuovo episodio, ed io, in quel istante, lasciavo perdere tutto quel che facevo in quel momento, correvo andavo  alla tv, alzavo il volume al massimo, e con tutti i sensi in allerta, mi godevo la melodia.

E che melodia! Mi metteva i brividi, mi raddrizzava i capelli, mi faceva la pelle d’oca, e quel volume al massimo mi dava la sensazione  che ogni nota musicale, che ogni fluttuazione di voce, che ogni verso (che ne meno capivo all’epoca) entrava in ogni mia cellula per non uscire più. Mi piaceva… come non posso dire in parole.

Unico mio problema era che durava solo pochi minuti, mentre io avrei voluto ascoltarla all’infinito. Ma questo si e risolto con l’internet che avevo pochi anni dopo. Cosi mi sono ricordata che la musica e firmata Amedeo Minghi, e la canzone che mi colmava di emozione, si intitola  “Ricordi del cuore”, e cosi me la potevo godere quando e quanto volevo. E cosi ve la presento (se non lo conoscevate gia), con tanto piacere e tanta emozione.

2 pensieri riguardo “Edera

  1. Chiariamolo subito: la mia cultura musicale è tutt’altro che vasta. Conosco sì a fondo quel poco che mi piace,ma molto, moltissimo altro lo ignoro.
    Per cui resto sorpreso anch’io di trovare una canzone che conosco così bene e a cui sono, confesso, pure affezionato.
    L’estate del 1992 avevo 12 anni, l’album appena uscito lo comprò mia madre, in CD: erano i primi CD per noi. E mia madre comprava pochissimi dischi. E solo per le occasioni.
    Ricordo il viaggio verso la vacanza a settembre per cui quel disco era stato comprato: da sentire in auto, masterizzato, in musicassetta. Niente Walkman, figuriamoci l’I-pod.
    In quella vacanza giocai per la prima volta a ping-pong.
    Ci sono altre belle canzoni in quel disco, la mia preferita Vivere vivere.

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