L’asino di Buridan

Avete mai sentito di asino di Buridan? Un po cosi sono io questi giorni, che pur avendo tanti argomenti di cui voglio parlare, finisco per non dire niente. Spero di non fare la stessa fine come la sua pero :))

Questo modo di dire e dovuto ad una fiaba di Jean Buridan, medico e filosofo francese, un buon conoscitore delle scritture di Aristotele, fiaba che racconta come un asino, avendo moltissima fame e moltissima sette, messo a distanza uguale tra cibo e acqua, non riusciva  a decidere con cosa iniziare, e mori. Si usa dire quando una persona non riesce a decidere, a scegliere, perdendo cosi tutte le opzioni e variante che aveva a disposizione.

Ho visto che in italiano viene chiamato Giovanni Buridano (?), e che nella fiaba si parla di due cumuli di fieno, e non di fieno e acqua. Non cambia molto, perché il senso e lo stesso.

13 pensieri riguardo “L’asino di Buridan

        1. Sperando nella sorte si, se si è molto ottimisti.

          Se conta sugli altri… dalle mie parte è un detto, chi non e in grado di prendere decisioni per la sua vita, andrà sempre a disturbare la vita degli altri.

          A proposito del fatto che non la conoscevi… leggevo ora su Wikipedia: “Secondo Buridano l’intelletto è sempre in grado di indicare all’uomo quale sia la scelta giusta tra le varie diverse alternative tanto che se, per assurdo, la scelta fosse costituita da due elementi identici la volontà si paralizzerebbe a meno che non si scegliesse di non scegliere.”
          E interessante anche questa (che non la conoscevo io :)) )

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        2. Conosco chi ha fatto del non scegliere una filosofia di vita, addossando la responsabilità ad altri. Persone incapaci di vivere la propria vita, per pigrizia o paura, che aspettano solo che siano altri a vivere la loro vita. Scegliere di non scegliere è una scappatoia, un alibi, una giustifica che si cerca di dare a se stessi e quindi agli altri… ma questo è un mio pensiero…
          Non conoscevo Buridano, lo trovo molto interessante…

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        3. Hai ragione, e proprio cosi. Scegliere implica assumere delle responsabilità, e siccome non sempre si fanno le scelte giuste, prima o poi si deve guardare in faccia la realtà, e le altre nuove prospettive, e forse per questo e più facile lasciare la scelta agli altri. Conosco anche io persone cosi, che appena una cosa va storta, subito ti senti dire “tu hai voluto cosi” :))

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