Al mare

Siamo stati al mare ieri, cosi, per scaricare un po la tensione della partenza, per rinfrescarci un po la mente ultra concentrata, per fuggire un po dai rumori delle seghe elettriche che da due giorni urlano di continuo nelle vicinanze tagliando erba e alberi, e, specialmente, per i bambini.

Non faccio più come una volta, a prendere mille cose che poi nessuno usa (peggio degli asini o i cammelli stracolmi di roba da portare), perciò eravamo leggeri leggeri, solo col ombrellone, asciugamani e salvagente. Nemmeno il famoso secchiello e rastrello avevamo a preso :)) Ma i bambini sono cosi presi da quello che gli circonda, cosi curiosi di scoprire, cosi desiderosi di sapere, e si trovano cosi tanti giochi da fare, che nessuno sente la mancanza di qualcosa.

Stando sulla spiaggia dopo un bagno, chiedo al figlio grande se sa di cosa è fatta la sabbia. Lui pensa, osserva, guarda a sinistra, guarda a destra, misura al occhio tutta la spiaggia e dice: “Io credo che un gigante ha mangiato un paninone grande grande, e la sabbia si è formata  dalle molliche che gli sono cadute”. Golosone com’è, sarebbe capace di vedere cibo dappertutto. Lo sapevate che le nuvole bianche sono di zucchero filato?  Lo sapevate che la luna e fatta di formaggio? Lo sapevate che le salvagente sono polpette? Lo sapevate che gli asciugamani sono cotolette, e se sono con le persone sopra sono hamburger? Lo sapevate che i tubi di spugna sono salsicce? No? Nemmeno io :))

Dopo un altra “fresca nuotata” giochiamo un gioco di parole. Non so come si chiama in italiano, ma il gioco consiste nel dire una parola, e l’altro di fare un altra parola con le ultime due lettere dalla prima parola, e cosi via fino si chiude il gioco, chiusura che accade quando si arriva alle lettere con cui non si può iniziare una parola di senso compiuto. Non so qual siano le regole precise del gioco, pero noi permettiamo anche parole straniere. Lui mi chiude due volte, con le parole “rock” e “duck” (papero). Gli faccio i miei complimenti, e lui risponde con modestia: “Ci vuole una mente speciale per riuscire a chiudere”.

Eh, è chiaro che non è da tutti! Guardo e imparo 🙂

Il piccolo, è cosi attratto dall’acqua,  che vuole andare sempre avanti!  Non conta che le onde sono più alte di lui, non ha importanza che più si avanza più l’acqua è profonda, non lo riguarda che non sa nuotare. Lui va sempre avanti. Guai a te se lo vuoi fermare o farlo tornare indietro! :))  Molto bello vedere quanto si divertono!

(Immagine dall’archivio personale)

13 pensieri riguardo “Al mare

    1. Visto che siamo (ancora per un po) vicino al mare, gli ho portato ogni anno, e a quanto pare ogni volta è un altra volta :)) Ogni volta vedono le cose con occhi diversi, osservano ora che prima non erano riusciti a vedere. Crescono… e insieme a loro, cresce pure la fantasia e l’immaginazione 🙂

      Grazie, anche a voi 🙂

      Piace a 1 persona

Lascia un commento