Quando ho letto il titolo, immaginavo una storia di persone innamorate fino al limite dell’universo, o posti bellissimi e lussurianti, o, insomma, qualcosa che potesse equivalere ai mille splendidi soli…
Quando ho letto il nome dell’autore, sapendo che è afgano e aver sentito parlare di lui, o meglio detto, dei suoi libri, ho cambiato idea, immaginando una storia triste…
Dopo aver letto il libro pero, affermo senza dubbio, che è il libro più doloroso che io abbia mai letto.
Io sono una donna a tutti gli effetti, cioe sensibile, empatica, che riesce immedesimarsi nei panni degli altri. Da quando sono mamma si è giunto anche qualcos’altro alla mia sensibilità, e da quando ho conoscenza di me, vado in tilt quando sento delle grida, delle persone che litigano fortemente, davanti ai gesti di violenza o cose simili. Ad un certo punto, leggendo, sentivo che sto male fisicamente al solo immaginare le scene descritte…
Non mi era mai successo fin’ ora… Non mi sono mai immaginata tali situazioni fino a questo punto… E il problema più grosso non è la tragedia descritta in un libro, è il fatto che tutto succede in realtà; il problema più grosso non è la tragedia descritta in un libro, il fatto è che sono situazioni del passato non tanto lontano, che sono situazioni del presente…
Sono senza parole…
E’ un libro molto ben scritto dove davvero l’autore racconta la tragedia della sua terra, purtroppo non sono riuscito a leggere nulla più di questo autore…….
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Come dicevo, sono senza parole. L’ho finito di leggere qualche giorno fa e non mi esce dalla testa. Vorrei leggere anche “Il cacciatore di aquiloni”, un altro libro suo, ma aspetto ancora un po…
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Bello anche quello….
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Bellissimo libro!
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Si, molto sconvolgente
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