Il blog “Il mondo accanto a te” inizia la serie di articoli per cui è stato principalmente creato, e come è giusto che sia, inizia con lo stato in cui sono nata e cresciuta, România. Qualcuno di voi avra sentito parlare di questo paese, qualcuno di voi avra conosciuto romeni, qualcuno di voi sara pure stato in visita, qualcuno di voi si è trasferito lì a vivere, qualcuno di voi non sa niente, e per tutti voi mi auguro sia una lettura piacevole, e mi auguro di conoscere un po meglio o un po di più, tramite questa mia raccolta-riassunto, il popolo, i costumi, le tradizioni, i piatti tipici, le personalità e tant’altro.
La capitale della România è București (Bucarest), lingua ufficiale è limba româna (lingua romena), i suoi abitanti si chiamano români (romeni), la monetta nazionale è il leul românesc (gli unici soldi di plastica in Europa), abreviati RON. Chiesa Ortodossa Romena è l’istituzione religiosa con il maggior numero di fedeli, seguita di altre comunità religiose come romano-catollica, greco-catollica, pentecostali, battisti.
I Carpați sono una catena montuoasa (lunga 910 km) con cime alte fino a 2.500 m (la più alta è la cima Moldoveanu, con 2.544 m) che copre quasi il 35% della superficie del paese, e con la sua forma quasi a cerchio rachiude dentro la depressione Transilvania. Parlando di Carpazi non si può non ricordare la strada Transfăgărășan (che i realizzatori del prestigioso programma televisivo della BBC, Top Gear, hanno definito come “la più bella del mondo”) taglia in due la catena montuosa più alta del paese, i Monti Făgăraș, lunga 90 km, tra Sibiu e Brasov, con 150 serpentine, 27 viadotti, 830 ponti, e per cui realizzazione furono necessari 6000 tonnellate di esplosivo per estrare ben tre milioni di tonnellate di roccia.
E parlando di Carpazi, e di strade, è impossibile non ricordare la Transalpina, detta “La strada del Re”, la strada più alta della Romania (a 2145 m altitudine), lunga 140 km, che attraversa i Monti Parâng.
Sempre in salita, sulla Transfagarasan, si arriva alla Cascata Bâlea ( 1230 m altitudine), per proseguire fino ai 2034 m, dove si trova il Lago glaciale Bâlea, famoso per il suo Albergo di Ghiaccio, primo albergo del genere in Europa, che ospita, nelle sue 16 stanze, turisti da tutti il mondo. La strada è aperta solo quattro mesi all’anno (da Giugno a Settembre), e quando la strada è chiusa l’abergo si può raggiungere con la funivia.
In Buzau, verso Berca, si trovano Paclele Mari e Paclele Mici, ovvero i vulcani fangosi, obbiettivo turistico molto ricercato. Da migliaia di chilmetri di profondità, i gas naturali cercano, sotto una crescente pressione, una via di uscita alla superficie, dove, incontrando le acque freatiche, calcare e argila, eruttano il fango liquido.
Nelle montagne la vegetazione è distribuita sui diversi livelli, in base al suolo e al clima: la quercia, il tiglio, il fraxinus e il farnetto nelle basse colline, il faggio e il rovere tra 500-1200 m altitudine, il peccio, il pino e l’abete tra 1200-1800 m, il ginepro, il mugo tra 1800-2000 m, e erbe e alberi nani dai 2000 m in su. Fauna dipende anche essa dalla vegetazione, quindi nelle zone basse troviamo i conigli, i cricetini, i citelli, il fagiano, la grande otarda, la quaglia, la carpa, il carassio, il luccio, la lucioperca, il siluro, nelle zone un po più alte vivono il cinghiale, il lupo, la volpe, il picchio, il fringuello, nelle zone dei coniferi troviamo la trota, il salmone, le linci, il cervo, e tipiche per le zone alpine sono le capre nere (camoscio alpino) e le aquille di mare (testabianca).
Il Danubio (Dunărea) è il fiume che sorge nella Foresta Nera (Germania) e scorre verso sud-est per una lunghezza di 2848 km attraversando dieci stati (Germania, Austria, Slovacchia, Ungheria, Croazia, Serbia, Bulgaria, Romania, Moldavia, Ucraina), e 1 075 km (un terzo della sulla lunghezza) si trova sul territorio romeno, versandosi nel Mar Nero (Marea Neagră), dove forma la Delta del Danubio (Delta Dunării), patrimonio dell’umanità UNESCO, un vero paradiso naturale, con una vasta biodiversità, fauna selvatica, fiumi, paludi, tanti bracci laterali e canneti.
Lungo il fiume, presso le Porte di Ferro (Porțile de Fier) si trova la Statua di Decebalo (Statuia lui Decebal), una colossale scultura alta 44 m (che secondo Business Insider è tra le prime cinque statue più alte al mondo insieme alla Statua della Libertà, Colosso di Roodos, Budha di Myanmar e Cristo Redentore di Rio di Janeiro) rappresentante la testa del re daco Decebal.
Altri fiumi nella Romania sono Mureș, Olt, Siret, Prut, Someș, Timiș, Jiul, Argeș si Ialomița, e visto che parliamo di acqua, ricordiamo alcune delle cascate e alcuni laghi.
Se vi dovreste trovare a Maramureș, dovete visitare (tra mille altre cose)… il Cimitero Allegro (Cimitirul vesel), in Săpânța, unico al mondo nel suo genere. Tutto ebbe origine nel 1935 quando l’artigiano Stan Ioan Pătraş fecce le croci delle tombe in colori vivaci, catturando degli atteggiamenti caratteristici del defunto con poesie ironiche e satiriche, scritte con un linguaggio arcaico tipico della tradizione orale. Nella parte superiore di ogni croce si trova un bassorilievo o una pittura con una scena che descrive la vita del defunto. Le scene sono semplici e ingenue nello stile, ma immortalano un aspetto rilevante, o una virtù o un difetto dei defunti.
Un esempio di un testo: “Sub această cruce grea/ Zace biata soacră-mea/ Trei zile de mai trăia/ Zăceam eu şi cetea ea./ Voi care treceţi pă aici/ Încercaţi să n-o treziţi/ Că acasă dacă vine/ Iară-i cu gura pă mine/ Da aşa eu m-oi purta/ Că-napoi n-a înturna/ Stai aicea, dragă soacră-mea. “
“Sotto questa croce pesante/ Giace mia povera suocera/ Tre giorni se viveva ancora/ Giacevo io e leggeva lei./ Voi che passate di qua/ Provate a non svegliarla/ Che a casa se torna/ Di nuovo mi rimprovera/ Ma io così mi comporterò/ Che lei indietro non tornera/ Stai qua, mia cara suocera.”
Innumerevoli sono i luoghi e posti da visitare in Romania, innumerevoli sono le cose da fare e da scoprire, e in ogni sua regione (Maramures, Bucovina, Crisana, Transilvania, Moldova, Banat, Oltenia, Muntenia, Dobrogea) sono tantissimi gli obiettivi, e per tutti i gusti: laghi e cascate, monumenti naturali, musei, parchi e reservazioni naturali, grote, teatri, litorale e spiaggia, piste da sci, planetari e acquari, saline; la natura si unisce ai cibi, i monasteri alle tradizioni, i castelli e le fortezze alla storia, il passato al presente, lo sport al relax, l’archeologia all’astrologia, l’enologia alla gastronomia, e per questo risulta impossibile elencarle tutte, è impossibile fare una descrizione exhaustiva, e per questo ricordo solo alcuni di loro.
I romeni hanno da sempre avuto un stretto legame con il mondo fiabesco, mitologico, magico, religioso, legame che ha datto nascere a delle tradizioni molto vive, sia in che riguarda le fasi della vita (nascita, battesimo, matrimonio, morte), che quelle festeggiate nei periodi fissi dell’anno : Colindele de Crăciun – canzoni natalizi a Natale, Sorcova de Anul Nou –auguri a Capodanno, Mărțișorul – 1 Marzo, Babele, 1 Aprile– il pesce d’aprile, Paștele – Pasqua, Paparudele – il rituale di evocare la pioggia, Călușarii – una danza con ruolo curativo, imitando il comportamento del cavallo, Rusaliile – Pentecoste, Sânzienele– la notte tra 23 e 24 Giugno il cielo si apre, e le fate, appunto le sânziene, ballano, essendo una festa dell’amore, della voglia di vivere, e altre.
Forse il più grande collezionista di fiabe raccolte dal folklore popolare è stato Ion Creangă, che, con il suo linguaggio semplice e arcaico ha datto vita alle storie e ai personaggi ormai classici, seguito da un altro grande scrittore Petre Ispirescu, che ha pubblicato un’impressionante numero di fiabe con tratti mitologici e magici, intorno ai personaggi popolari come Făt-Frumos, Ileana Cosânzeana, Păcală, Muma Pădurii, Sfânta Duminică, Sfânta Miercuri e tanti altri.
Parlando di scrittori romeni, non si puo non ricordare il più grande poeta romeno, Mihai Eminescu, insieme ai altri nomi indimenticabili con opere memorabili: Mircea Eliade, Emil Cioran, Tudor Arghezi, Nicolae Iorga, Ion Luca Caragiale, Camil Petrescu, Mihail Sebastian, Vasile Alecsandri, Mihail Sadoveanu, Constantin Noica, George Cosbuc, Lucian Blaga, George Bacovia, Nichita Stanescu, Ana Blandiana, Adrian Paunescu, Constantin Negruzzi, Liviu Rebreanu e tanti, tanti altri.
–continua–
un modo simpatico per parlare della propria terra, delle proprie radici
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Grazie 🙂 in prattica non era solo per parlare del mio paese, volevo iniziare la serie di articoli per cui è nato questo blog, e mi è sembrato giusto partendo dalle (mie) origini 🙂
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