Fortuna e “sfortuna”

Dopo quasi due ore di salti, scivoli (sulle gonfiabili), risate e tanto baccano, viene accanto a me il figlio più grande, e con tanto di fiato e tutto sudato, dopo una breve pausa di respiro mi dice “Mamma, mi dispiace, sei un po sfortunata.”

“Perché amore?” – chiedo curiosa.

“Perché non sei più piccola, e ti perdi tutto questo divertimento.” – dice lui.

“Ah, ma io mi diverto quando vedo che vi divertite voi” – dico, cercando di togliere il suo momento di dispiacere.

Dopo aver preso un sorso d’acqua, aggiunge: “Ma è molto meglio così, perché se tu eri piccola, io non avevo più una mamma.” – conclude contento. E corre a fare salti, scivoli, risate e baccano. Ed io mi diverto guardandoli, convinta , grata e contenta che sono Fortunata.

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